mai come in questo periodo possiamo accorgerci della straordinaria presenza e accompagnamento di Dio nella nostra vita. E’ nella prova che possiamo sperimentare il sostegno della grazia e nella debolezza la Sua forza (cfr. 2Cor12).
Umanamente avremmo molti motivi per essere scoraggiati, intimoriti, inquieti e delusi: le cose attorno a noi non sono semplici, sembrava un momento passeggero ed invece la prova resta.
Gesù ci invita a mirare alle cose di lassù, promettendo che il resto verrà in aggiunta; ecco allora che, uniti e concordi nella preghiera, lo Spirito ci eleva dal materiale e da ciò che è terreno.
Certo, una parte di noi ha bisogno della materia, delle cose, del cibo, delle persone: siamo anche corpo; ma non è il fine… c’è di più!
Il di più, se diventa l’obiettivo quotidiano, ci porta oltre la materia, vivendo ugualmente situazioni, prove, disagi e ansietà della vita senza che queste però prendano il sopravvento sul cuore, mantenendo uno sguardo di Luce e di Risurrezione.
La morte ed il materiale non hanno l’ultima parola sulla Vita perché Cristo è Risorto e ogni giorno noi lo siamo con Lui.
Con i ragazzi in questo tempo cerchiamo di imparare a non soffermarci solo sui problemi, ma a permettere a Cristo di dare senso alle situazioni emerse che siamo chiamati ad attraversare, sperimentando così davvero che “tutto posso in Colui che mi da la forza” (Fil 4,13).
Abbiamo un buon gruppo, unito e di buona volontà, e stiamo crescendo molto nell’abbandono e nella fiducia in Dio e nel prossimo. Sia a Vigonza che a Medjugorje è tempo di grande impegno spirituale e lavorativo:
a Medjugorje in questi giorni installeremo i vetri della facciata della “Casa di Maria” per poter finalmente entrarci, per accogliere più ragazzi ed ospitare anche voi amici, non appena si sbloccheranno i pellegrinaggi;
a Padova invece ristrutturiamo le stalle per poter permettere ai ragazzi più volenterosi di sperimentarsi in un lavoro bello, sano, terapeutico, a contatto con gli animali, con il creato e che da sempre appartiene all’uomo.
Siamo anche già partiti con la costruzione delle ceste natalizie per il progetto “Un Dolce Aiuto”.
Anche quest’anno contiamo su di te e sul tuo contributo: Dio ha fiducia di te, in te si compiace e non può mandare avanti la sua opera senza di te.
Ognuno di noi dà con gioia secondo il suo cuore e la sua chiamata: noi chiamati a dare la vita dall’interno, con la presenza, l’impegno, l’offerta e l’esempio e voi dall’esterno con aiuti, iniziative, lavori, tempo offerto e sudore donato perché possiamo crescere, donarci, ed essere più simili al Padre, dando la possibilità a tante anime di convertirsi e di partecipare insieme alle gioie del paradiso.
Uniti nella preghiera e nelle opere per costruire il regno di Dio!
Preghiera del mese
Come gli alberi in autunno
sono docili a lasciarsi spogliare dal passato
e da ciò che non serve più,
che anch’io possa riuscire a spogliarmi,
lasciando andare dal mio cuore ciò che lo appesantisce
e che non mi permette di respirare Te.