Nel mese che abbiamo appena passato, Ottobre, due nostri ragazzi, dopo aver terminato il loro
percorso di recupero e di guarigione, hanno fatto una scelta importante: hanno deciso di dare la
loro vita a Gesù.
In realtà questa non sarebbe una cosa “strana” per un cristiano, che in realtà dovrebbe ogni
mattina offrirsi a Dio (donandogli gioie e dolori, fatiche e ansie, pensieri, sentimenti e tutto quello
che si fa nella giornata per la salvezza delle anime) e lasciarsi guidare da Lui nel compiere la sua
volontà, sempre aperto all’ascolto per capirla, interpretarla e attuarla.
Questa offerta l’hanno fatta per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, che è il canale attraverso il
quale Dio vuole che ci offriamo a Lui, perché Lei è la creatura che ha fatto della propria vita una
offerta pura a Dio ed ha vissuto perfettamente attimo dopo attimo la volontà di Dio in sè.
Questa offerta non significa diventare sacerdoti o religiosi ma significa vivere concretamente quel
“sacerdozio battesimale” che ogni cristiano riceve da Dio nel momento del suo Battesimo, che
comporta l’essere sempre unito a Cristo per diventare suoi collaboratori nella salvezza delle
anime. Purtroppo ancora oggi quasi nessuno dei cristiani lo vive (e questa sì è una cosa strana!)
perché si è relegato il compito dell’ “offerta della vita” unicamente ai sacerdoti. Anche la Madonna
ci spiega questo in un bellissimo messaggio datoci a Medjugorje:
"Cari figli, vi voglio invitare ad incominciare, da oggi, a vivere una nuova vita. Cari figli, voglio
che comprendiate che Dio ha scelto ognuno di voi nel suo piano di salvezza per l'umanità. Voi
non potete capire quanto grande sia la vostra persona nel disegno di Dio. Perciò, cari figli, pregate
affinché nel pregare comprendiate ciò che poi dovete fare secondo il piano di Dio. Io sono con voi
perché possiate realizzare tutto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 gennaio 1987)
Enrico e Mattia hanno offerto la loro vita a Gesù per aiutare chi si trova ancora in situazioni di
disagio ad aprirsi all’amore di Dio per mezzo dell’incontro con Gesù Cristo unico Salvatore ed in
particolare vogliono impegnarsi nel servizio ai ragazzi che decidono di intraprendere il cammino di
recupero nella nostra comunità, affinché trovino in loro un sostegno ed un punto di riferimento
sicuro che li aiuta a dire ogni giorno il loro sì per arrivare ad essere pienamente liberi da ogni
attaccamento.
Questa loro decisione ci ha riempiti di gioia prima di tutto perché hanno deciso per Gesù Cristo e
poi perché non si sono accontentati di fare il percorso di guarigione dalla droga e poi tornare alla
vita normale, ma hanno voluto dedicarsi ai più bisognosi credendo e condividendo pienamente lo
spirito della nostra comunità.
Organizzazione di volontariato
Comunità per giovani in situazioni di disagio