Ciao a tutti,
mi chiamo Mattia ho 22 anni, sono nato e cresciuto in un paesino vicino a Vicenza, in una semplice famiglia ma con tutte le sue difficoltà. Nell’età pre adolescenziale decisi di ribellarmi alla mia famiglia e intrapresi la strada che il mondo mi offriva fatta di vizi e di false illusioni.
La mia storia
A 13 iniziai quindi a fumare le prime canne intraprendendo così la strada verso l’inferno. Entrò nella mia vita colei che mi fece perdere la testa e per lei ero disposto a tutto…niente la poteva sostituire…e nessuno poteva mettersi tra noi… l’eroina. In breve tempo feci terra bruciata in tutto ciò che mi circondava; famiglia, affetti personali, veri amici.
Quante volte avrei voluto farla finita…ma vinceva sempre il desiderio di farmi un’ultima volta. Il cammino per l’inferno fu veramente breve, ci arrivai in pochissimo tempo..ero già arrivato… Nonostante questo mia mamma non ha mai smesso di motivarmi a cambiare vita, ma ogni volta per me era un rifiuto continuo.
I primi passi
In un momento di lucidità accettai di fare un viaggio a Medjugorje che mi aveva proposto, un modo per accontentarla…forse anche perché così per un po di tempo avevo un letto assicurato. Furono 4 giorni terribili; a causa dell’astinenza per molto tempo rimasi in albergo dal male che avevo, tranne per 2 momenti: la testimonianza di Vicka, e la celebrazione eucaristica prima della partenza. Proprio alla messa incontrai Enrico che da 4 mesi era accolto in Associazione, un ragazzo che già avevo conosciuto in un’altra comunità, ma da quanto era cambiato il suo volto quasi non lo conoscevo, era rinato in 4 mesi. In questa celebrazione eucaristica vidi Enrico a piedi scalzi e questo mi fece battere il cuore così tanto che anch’io volevo toglierle per essere più simile a lui e forse nel pensare a questo gesto volevo staccarmi da quel mondo vizioso che mi stava spremendo come un limone, e che in quel momento, per la prima volta mi stava disgustando. Si riaccese in me il desiderio di cercare ciò che ti fa cambiare davvero.
Il cambiamento
Tornai a casa ma ero diviso tra il desiderio di continuare quello che a Medjugorje avevo vissuto o tornare alla vita vecchia, alla fine scelsi la prima via anche se sapevo che questa mi avrebbe fatto stare molto male sia interiormente che fisicamente, ma era un male per il bene. Chiesi allora a Renza di essere accolto in Associazione per essere aiutato.
È stata dura fare questo passo ma nel percorso che sto facendo, l’accoglienza amorevole e i fratelli sono per me motivo di cambiamento giorno dopo giorno. Da più di un anno sono accolto in Associazione con altri ragazzi, attraverso questo semplice ma intenso percorso di recupero interiore ed esteriore sto acquistando una nuova dignità.
Le sofferenze ci sono, le fatiche anche, ma ogni momento devo e voglio scegliere la “nuova” via per uscire dall’inferno in cui ero. Grazie a mia mamma che mi è sempre stata vicino e che mi ha sempre motivato a cambiare vita, e grazie a color che mi hanno accolto con Amore, un Amore che cambia.
Mattia